La consulenza psicologica è una  modalità di intervento specifica, con lo scopo di focalizzare la problematica psicologica che spinge a richiedere una consultazione, sia che si tratti di un disagio soggettivo, sia che implichi comportamenti disadattivi, che abbia a che fare con una situazione reale.

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Ciascuno di noi  ha delle risorse interne, per far fronte ai problemi ed alle difficoltà, ma non sempre siamo in grado da soli di trovare il modo per utilizzarle. Recuperare tali risorse per affrontare la situazione che dà sofferenza è un compito personale, il professionista non si sostituisce pertanto alla persona ma la aiuta a 'ricordare': ognuno di noi è competente  rispetto alle proprie criticità e potenzialità, il disagio che viviamo ce ne fa dimenticare.

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Si può affrontare una difficoltà non in termini di 'problema' ma nei termini di 'possibilità':  la situazione problematica può aprire a molteplici ipotesi di lettura e di cambiamento.

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Lo scopo ultimo dunque è il cambiamento.

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Lo strumento è la consapevolezza.

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La consulenza psicologica implica un obiettivo conoscitivo:  le aspettative, i bisogni, i desideri, i sentimenti sia positivi che negativi,  sono tutti aspetti della persona i quali possono trovare una loro organizzazione ordinata all'interno e grazie ad un contesto, quello della consultazione psicologica.

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La consulenza psicologica, dunque, si propone di fornire una chiarificazione e una nuova costruzione di significati in relazione alla domanda di aiuto posta, di qualsiasi natura essa sia, derivante da una difficoltà posta dall'esterno oppure un disagio interno. 

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L'approccio utilizzato è di tipo non direttivo e non interpretativo, teso alla costruzione di un rapporto cooperativo per creare i presupposti di una partecipazione attiva al processo di definizione e valutazione del problema personale.

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